Implantologia
L’implantologia è una metodica odontoiatrica che permette la sostituzione di uno o più denti mancanti tramite l’inserzione nell’osso della mascella o della mandibola di una radice artificiale in titanio, altamente biocompatibile, detta Impianto Dentale Endosseo. L’impianto dentale è quindi un sostituto artificiale della radice del dente.
Lo scopo dell’implantologia è di ripristinare le funzioni dell’apparato masticatorio:
- Estetica: il sorriso
- Fonetica: poter parlare convenientemente
- Masticazione: masticare il cibo per una corretta alimentazione e digestione
Come si inseriscono gli impianti
Gli impianti si inseriscono tramite un piccolo intervento chirurgico normalmente eseguito nello studio dentistico. In anestesia locale, si procede ad incidere la gengiva per esporre l’osso nel quale viene eseguito un foro per posizionare l’impianto prescelto. Dopo aver posizionato l’impianto, la gengiva viene suturata. Perchè l’impianto che supporta una corona è un’ottima soluzione? Funzionalmente ed esteticamente si comporta come un dente naturale. Sostituisce una radice mancante evitando di limare i denti vicini. Preserva l’osso circostante. E’ di facile igiene domiciliare.
Esiste la possibilità del rigetto?
No. Gli impianti di titanio sono assolutamente biocompatibili. Per intenderci sono gli stessi materiali, anche se modificati per l’uso nella cavità orale, che da circa mezzo secolo sono utilizzati nelle protesi ortopediche ( es. protesi d’ anca, ginocchio ecc.). E’ possibile invece la non integrazione ossea dell’impianto, oppure la perdita d’integrazione con conseguente mobilità della fixture.
È doloroso il trattamento?
No, il trattamento viene eseguito in anestesia locale e il disagio che ne può conseguire è minimo e comunque analogo ad un comune intervento parodontale.
Quanto tempo ci vuole per inserire l’impianto?
In genere, la fase dell’inserimento degli impianti, richiede in media 30 minuti per ciascun impianto. Però vanno aggiunti i tempi necessari per preparare in modo idoneo l’ambulatorio, anestetizzare il paziente e tutti quei protocolli operativi il cui rispetto contribuisce al successo del trattamento.
Quanto dureranno gli impianti?
Non c’è un limite alla loro durata. I primi impianti dentali risalgono a oltre trenta anni fa e la maggior parte svolgono tutt’ora egregiamente la loro funzione.
Esiste un limite d’età per accedere all’Implantologia?
Si, é controindicato inserire impianti prima della pubertà. Per gli anziani invece vale solo esclusivamente il criterio del normale stato di salute generale.
Fissazione di protesi mobile totale
La protesi totale inferiore è quella che trae il maggiore beneficio in termini di stabilità dall’inserimento degli impianti per motivi facilmente comprensibili. Per stabilizzare una protesi mobile totale sono necessari da 2 a 4 impianti. E’ sempre possibile posizionare impianti. Si, anche in casi di marcata atrofia della mandibola è sempre possibile l’inserimento di 2-4 impianti nella zona interforaminaria.
Nel mascellare, nonostante la presenza anatomica di cavità pneumatiche, come il seno mascellare, è ugualmente possibile l’inserimento di impianti per stabilizzare la protesi.
Implantologia computer assistita
Grazie ad un software dedicato, dopo una TAC o uN esame CBVT, si pianifica con estrema precisione il posizionamento degli impianti senza incidere le parti molli e provocare dolore e gonfiopre postoperatorio, potendo immediatamente posizionare la protesi fissa, con notevole vantaggio psicologico e funzionale per il paziente che da subito può alimentarsi, se pur con le dovute cautele, ed attendere ad una normale vita di relazione.
Carico Immediato sugli impianti
L’implantologia detta “a carico immediato” deriva dalla constatazione che in situazione di buona stabilità dentale degli impianti, per ritenzione primaria, o per solidarizzazione degli stessi, sia possibile riabilitare i pazienti con una protesi fissa provvisoria già pochi giorni dopo l’ intervento chirurgico (entro le 72 ore), senza compromettere il processo di guarigione ossea intorno agli impianti.
Ciò è dovuto, anche, all’avvento di nuove superfici e morfologie, che hanno migliorato la stabilità implantare e stimolato la risposta ossea, permettendo l’utilizzo degli impianti con successo in situazioni sempre più critiche.